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All'ombra del ciliegio


di vito_88
05.09.2012    |    2.240    |    0 9.6
"Li salutai, Stefano mi chiese cosa ci facessi lì, risposi che non avevo sonno e che volevo fare un giro, Gianni mi guardò con aria un po’ contrariata, poi..."

Come tanti ragazzi in estate per le vacanze,
i miei mi mandavano dai Nonni, in campagna, avevo 18anni, ero minuto ( ancora non mi ero sviluppato), senza peli, però avevo un bel culetto, rotondo e sodo.
In campagna dai nonni, era davvero bello, io insieme ad i miei cugini ci divertivamo un mondo da mattina a sera. La mattina aiutavamo i nonni, con dei piccoli lavoretti, dare da mangiare alle galline, ai conigli, pulire un po’, poi il pranzo, ricordo pietanze deliziose, profumi che non sento più da anni,(cara nonna) finito il pranzo tutti a letto per il riposino pomeridiano, al pomeriggio si giocava, si andava in bici, o al pallone, e decine di giochi all’aperto…( sembra preistoria) poi una bella doccia, tutti assieme, il nonno aveva istallato un tubo e una doccia sotto un ulivo e li ci lavavamo tutti i ragazzi (una decina),immagginate una doccia, mentre il sole tramontava… poi cena ed esausti andavamo a letto. L’indomani si ricominciava…estati bellissime, ed proprio in una di esse scopri la mia sessualità.
Quel giorno faceva un caldo tremendo, dopo pranzo non avevo voglia di andare a dormire, così presi la bici e decisi di andare dopo la collina, l’ì c’era una cisterna scoperta per la raccolta dell’acqua, e dei grandi alberi di ciliegio, appena arrivato, mi accorsi che non ero l’unico ad aver avuto quell’idea, c’erano mio cugino Stefano,19enne, bel ragazzo, scuro, capelli neri, non altissimo, era nel pieno della puberta, peloso, voce bassa, un bel maschietto e mio cugino Gianni, 18enne, alto, castano, muscoloso, (faceva calcio) due gambe muscolose, erono sdraiati sotto il ciliegio, con il classico stelo di paglia tra le labbra.
Li salutai, Stefano mi chiese cosa ci facessi lì, risposi che non avevo sonno e che volevo fare un giro, Gianni mi guardò con aria un po’ contrariata, poi si alzò si avvicinò a me, disse che se dovevo stare là, con loro, dovevo giurare di non dirlo a nessuno, chiaramente con i segni del caso, giurai…Stefano e Gianni si avvicinarono alla cisterna, si tolsero la maglietta, abbassarano i bermuda e…le mutande... si tuffarono nella cisterna. Oh…rimasi turbato, non avevo mai visto due ragazzi (grandi) nudi, Stefano tutto peloso, ed un cazzo a riposo che era enorme, Gianni,con il suo ciuffetto di peli chiaro, il suo cazzo, sembrava sottile . lungo ma sottile, si misero a nuotare, si schizzavano l’acqua, io li guardavo e ebbi un erezione, ma essendo appoggiato al muretto della cisterna, non era visibile, Stefano poi mi disse di raggiungerli, io risposi che non mi andava, a quel punto disse che ero una femminuccia, che avevo paura, che non sapevo nuotare, Gianni aggiunse che ero un cagasotto, allora

senza pensarci mi misi sul muretto tolsi la maglietta , abbassai i pantaloncini…e mutande, scoprendo la mia erezione...mi tuffai…Stefano guardò Gianni, si mise a ridere, poi gli disse, avevi ragione, al ragazzino piace il cazzo, mi sà che quest’estate ci divertiamo, dopo qualche minuto uscimmo dalla cisterna, ci sistemammo sotto un ciliegio. Eravamo nudi sull’era, Stefano disse a Gianni che si voleva fare una sega, poi guardò me e mi disse di farla anch’io, io diventai rosso ( non sapevo cosa fosse la sega e non avevo mai raggiunto un orgasmo) poi chiesi cosa fosse, Stefano e Gianni risero, poi mi dissero di fare come facevano loro, Stefano cominciò a toccarsi il cazzo che subito diventò duro, (16cm ci cazzo bello nodoso e grosso), lo impugnò, lo scappellò, gli sputò sopra e cominciò una lenta sega, poi fù il turno di Gianni, che già era eccitato, aveva un cazzo lunghissimo, almeno 20cm, ma non grosso, era sottile rispetto a quello di Stefano, quasì la metà, anche lui cominciò a segarsi, mi incitarono a farlo anch’io, ero imbarazzato, rosso in viso, ma stranamente, non mi eccitavo, poi Stefano mi fece alzare, disse che magari la prima volta, dovevo essere aiutato, mi prese il cazzo in mano e cominciò a segarmi, divenne duro, poi mollò la prese e disse che dovevo ricambiare e glielo presi in mano, cominciai a segarlo piano, Stefano gemeva, a quel punto si avvicinò anche Gianni e si mise in parte e disse di farlo anche a lui, lo presi in mano, bello caldo, lungo e cominciai a segarli insieme, poi senza dire niente mi inginocchiai, avvicinai la mia faccia ai loro cazzi, potevo sentire il loro profumo…e aprì d’istinto la bocca,Stefano me lo cacciò dentro, chiusi la bocca e gli occhi,cominciai a succhiare, Gianni si mise dietro di me, mi fece alzare, con il culo (ero a pecorina) Stefano guardò Gianni, gli disse di fare piano…Gianni cominciò a leccarmi il buco del culo, poi mise un dito, fù doloroso, mi ritrassi, Gianni mi tenne fermo, intanto continuavo a gustarmi il cazzo di Stefano, con una maestria innata, Gianni aveva rimesso tutto il dito, sino in fondo, poi ne aggiunse un altro, poi lo tolse, si alzò, punto il suo cazzo nel forellino, mise la cappella dentro… cominciò a forzare…piano piano… si fece strada dentro di me, io non sentìì dolore, solo un leggero fastidio, poi cominciò a scoparmi, e vista la sua giovane età, dopo due colpi, sborrò...dentro il mio intestino, si accasciò su di me, Stefano si era gustato la scena, fece spostare Gianni , puntò il suo cazzone ….in un sol colpo m’inculò… bhe il suo cazzo non ero lungo come quello di Gianni, ma grosso, urlai per il dolore…mi tappò la bocca con la mano…e come se non sentisse continuò a scoparmi violentemente, sembrava un toro da monta, il dolore passò cominciai a provare piacere, godevo come un matto…poi senti dentro di me che il cazzo di Stefano stava crescendo …e sentìì un gran caldo , Stefano,mi inondava il culo... con la sua sborra …in quell’istante per la prima volta venni anch’io…senza toccarmi...
Ci sdraiammo sull’erba, ci addormentammo, appena svegli,ci tuffammo nella cisterna tra schizzi e risate, felici.
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